Vi dicevo qualche tempo fa della difficoltà nel fare una vera e propria lezione per i piccoli monelli di due anni o poco più. La situazione era diventata talmente seccante che il più tranquillo dei tre allievi è stato sposato in un’altra classe così da poter seguire l’insegnante con maggiore attenzione.
I due rimasti (il mio nano e un coetaneo) se la intendono alla grande: corrono, si accapigliano, gridano e giocano, ballano e non riescono a mantenere la concentrazione sulla stessa attività per più di cinque minuti.
Devo fare un applauso a Simona, la nostra insegnante, per essersi impegnata a venire a capo della situazione e per essere riuscita a stabilire un canale di comunicazione più adatto per questi due bambini. La scorsa lezione è stata una lezione molto più tarata sulle loro particolari caratteristiche, senza nulla togliere, secondo me all’apprendimento.
Simona ha preferito mettere su più canzoncine da ballare, ha saltato e giocato con i due, e ha intervallato queste attività dinamiche con brevi pause dedicate alle flash cards e ai giochi più statici, che a quel punto i due hanno accolto ben più volentieri.
Alla fine ce ne siamo andati tutti decisamente soddisfatti, forse un po’ più stanchi sul piano fisico, ma certamente con una maggiore consapevolezza che ogni bambino è fatto a modo suo e che le modalità di insegnamento a questa età vanno anche modulate in base alle caratteristiche e alle capacitò di ognuno.
ovviamente la scuola non è la stessa di quella di cui parla Francesca, complimenti alla maestra Simona che ha compreso la situazione gestendola nel migluior modo possibile, non con l’esclusione e la proposta di una lezione individuale per un bimbo vivace ma che comunque apprende l’inglese in maniera semplice ed eccelente(parere della maestra oltre che il mio)
mio figlio di 5 anni si è comportato male con gli altri tre bimbi del corso perchè intimoriti dalla maestra che li richiamava all’ordine lo escludevano dicendo che lui li faceva ridere e distrarre. la scuola decide che mio figlio seguirà una lezione individuale come se fosse un mostro poichè ha ” aggredito” i tre bimbi che si allontanavano fisicamente da lui. non ho accettato e l’ho ritiratodal corso a fine marzo. helen doron non approverebbe la scelta della scuola, nè le preferenze dell’ insegnante dimostrate per ben due anni verso un bimbo calmo e quieto al punto da definirlo lei stessa come si suol dire ” un vecchio”. viva la vivacità e sensibilità dei bambini additata come maleducazione o diversità , comunque come elemento di disturbo, addirittura la scuola, ha dichiarato che non fanno accedere i bambini down ai loro corsi!
beh immagina se avessimo tutte classi con due bambini….