Perchè è così importante l’apprendimento di una lingua straniera in precocissima età? Noi dobbiamo immaginare il nostro cervello come “mappabile”, cioè divisibile in tante aree “geografiche”, come se fossero tanti stati confinanti, ogniuna di queste aree controlla funzioni diverse ed ha propri confini ma è connessa alle altre per mezzo di una “rete stradale” di connessioni neurali che permette scambi reciproci di informazione.
Le aree sono solo parzialmente sviluppate al termine della vita intruterina, il loro completamento avviene cioè in seguito alla nascita, fino ad un’età compresa tra i 7 e i 10 anni (che corrisponde tra l’altro all’età in cui si completano le capacità di lettura e scrittura). Questa finestra, prevalentemente tra la nascita ed i sette anni , è il cosiddetto “periodo critico”, il periodo cioè in cui una lingua può essere appresa perfettamente.
Questo accade non solo per la lingua madre ma anche per le lingue straniere: completato lo sviluppo neuronale delle aree del linguaggio una lingua straniera può ancora essere appresa ma con maggiori difficoltà e mai con la stessa percezione.
E fin qui è anatomia…
Ma esiste una parte emotiva e relazionale altrettanto importante: lo sviluppo del linguaggio è più rapido in bambini che apprendono la lingua in un contesto sociale, di gruppo, che stimoli maggiormente la produzione linguistica ai fini relazionali, così come è importantissimo il ruolo della mamma, che con i suoi sorrisi e carezze di fronte alle emissioni vocali del proprio bambino funge da rinforzo importante per la produzione di suoni via via più strutturati fino alla produzione di frasi e di un linguaggio complesso.
Quindi, MAMME! Giochiamo con i nostri figli, parliamo con loro, frequentiamo un corso di inglese che preveda la nostra partecipazione…
Divertiamoci ” Giocando l’inglese” con i nostri figli e ne faremo degli adulti aperti al mondo!!!
bellissimo questo articolo, vorreic hiedere se conoscete dei riferimenti bibliografici più ampi su questi temi…grazie
[…] ne sono privi e per questa ragione sono delle spugne, apprendono tutto facilmente e per questo è bene iniziare sin da piccolissimi a insegnare loro una lingua diversa da quella materna, perché si sfrutta questa capacità del tutto naturale di imparare senza […]
[…] Neuropsicologia del linguaggio:… […]
Mi piace molto questa idea di educare dei bambini “aperti al mondo”, credo che sia davvero indispensabile, soprattutto se penso alle numerose sfide che dovranno affrontare… E che queste sfide saranno per lo più in inglese!