L’evoluzione è nell’aria. Non soltanto quella relativa ai famosi e temutissimi Terrible twos che sono “per il bambino un’età cruciale, impegnato com’è ad affermare la propria personalità e a “sottomettere” alla propria volontà le persone e il mondo che lo circondano”, ma anche perché qui si impara a vista d’occhio.
Confesso che queste prime lezioni di inglese non sono state esaltanti: era troppo impegnato a correre su e giù per la stanza, a contendersi un giochino o l’attenzione della teacher.
Inoltre in classe il mio nano non spiccica una parola in inglese, osserva quasi sornione ciò che fanno gli altri e per lo più prova a dare fastidio. Ma da qualche giorno ha iniziato a ripetere le parole in inglese a casa e a dire, in modo del tutto autonomo, “motorbike” quando indica la motocicletta, “truck” per il camion, “car” per la macchina. Non solo: dice “goodnight daddy” quando è ora di andare a dormire, se gli dico una nuova parola in inglese lui la ripete contento e capisce molto più di quanto non riesca a ripetere.
Adora il primo cd della serie Helen Doron “English for Infant” e mi chiede spesso di farlo partire perché indica con sicurezza nose, mouth, knees e toes mentre balla sfrenato e aspetta con ansia la canzoncina che fa così:
“I’m driving….Brum Brum Brum”.
Grandi cambiamenti, eh sì!
@mammavolipindarici: che bello! Poi raccontaci com’è andata mi raccomando!
Domani avremo la nostra demo lesson, ammetto che leggendo i vostri post sono così esaltata!
la nostra teacher guando parte brum brum brum dà ai bimbi degli sterzi di carta plastificata, li ho fatti anche io per tutti noi così giriamo around the room con gli sterzi della car 😉
adesso i miai child hanno preso la fissa per il choo choo train 🙂