Vi avevamo parlato dalla tradizione di Elf on the Shelf in un vecchio articolo di quattro anni fa, chiedendoci che se questa divertente tradizione sarebbe arrivata anche in Italia. Oggi se apriamo i social vediamo molte fotografie di questo elfo, simpatico ma dispettoso, che organizza scherzi nelle case dei bambini italiani. È arrivato il momento per conoscerlo meglio?
La storia dell’elfo dispettoso nasce da una tradizione americana: dopo il giorno del Ringraziamento arriva nelle case dei bambini un elfo inviato dal Polo Nord per controllare che si meritino davvero i regali richiesti a Babbo Natale. Forse anche noi avremo utilizzato qualche volta questa scusa per riportare ordine nei nostri bambini dicendo che Babbo Natale avremmo controllato tramite i suoi folletti se erano davvero bravi.
Due autrici americane hanno ripreso la tradizione dell’Elfo e ne hanno scritto un libro diventato ormai molto famoso, ma mai tradotto in italiano. Ottimo per noi che vogliamo leggere in inglese. Il libro si intitola Elf on the Shelf e spiega il ruolo di messaggero e osservatore dell’Elfo. Nel libro si spiegano anche le regole:
- l’elfo non deve essere toccato
- è venuto per osservare cosa fanno i bambini
- di notte quando nessuno lo vede lui passa dalla sua porticina magica e raggiunge il Polo Nord per riferire cosa hanno fatto i bambini.
Peccato che lui sia peggio di un bambino monello e ogni giorno non solo cambia posizione ma combina qualche guaio: usa i giocattoli dei bambini, fa pasticci in bagno con il dentifricio, svuota la libreria per leggere tutti i libri… Tutte situazioni che creano curiosità nei bambini, perché ogni giorno vogliono scoprire cosa è successo di nuovo, ma anche inevitabili risate per i pasticci che sono accaduti.
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