Chi era Roald Dahl? Perché sul retro di copertina di molto sui libri leggiamo una parte del guadagno viene donato a enti benefici realizzati da lui? Per conoscere meglio questo grande autore visitiamo virtualmente il Roald Dahl Museum.
Roald Dahl nasce in Galles nel 1916 da genitori norvegesi. È un periodo complesso nella storia dell’umanità e infatti si arruolerà come pilota nella RAF durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua prima missione finisce male: Dahl si schianta subito al suolo ma fortunatamente nel esce vivo. Dopo il congedo raggiunge gli Stati Uniti con un incarico di controspionaggio alleato. Sarà in questo nuovo paese che Dahl scoprirà la sua vena di scrittore da cui sono nati grandi storie per ragazzi.
Il Roald Dahl Museum si trova a Great Missenden, nel Buckinghamshire, villaggio natale dell’autore. Il museo è una delle organizzazioni benefiche ispirate allo scrittore. Dedicato a bambini dai 6 ai 12 anni, il museo ha l’obiettivo di suscitare entusiasmo per la lettura, la scrittura e la creatività.
L’esposizione è divisa in tre sezioni dove i visitatori possono trovare oggetti, materiale riguardante lo scrittore e attività interattive per conoscere le storie di Dahl e cosa c’era dietro le storie. La prima galleria è dedicata allo scrittore da bambino con la sua passione per il cioccolato e gli scherzi. Nella seconda galleria i visitatori potranno conoscere lo scrittore nel periodo dopo il congedo dalla RAF e vedere com’era il nascondiglio dove lavorava sui libri.
L’ultima sezione è lo Story Centre, dedicato alla nascita delle storie. È la parte più attiva del museo dove oltre a giocare con le parole e personaggi inventati si può provare a sedersi su una copia della sedia dello scrittore e cercare ispirazione tra i suoi oggetti.
Sul sito del museo è possibile fare una visita virtuale delle gallerie.
Roald Dahl ha fatto molto per aiutare i bambini gravemente malati. Ancora oggi la fondazione Roald Dahl’s Marvellous Chilren’s Charity sostiene i bambini più bisognosi affinché abbiano una vita meravigliosa.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.