Come abbiamo già scritto e condiviso, il periodo più proficuo per imparare una o più lingue è quello della primissima infanzia.
Resta fuor di dubbio che le lingue possono essere imparate a qualsiasi età ma è ancora più vero che farlo entro i 4 anni lo rende permanente e naturale.
Il bilinguismo non genera confusione ma arricchimento.
Quando i genitori non sono madrelingua inglese
Il fatto di non conoscere perfettamente l’inglese e non essere madrelingua non deve scoraggiare i genitori.
Il bilinguismo nei bambini può essere facilitato esponendoli alla lingua inglese.
E per farlo a questo punto un genitore ha a disposizione tantissime risorse:
- corso di inglese per bambini sino ai 3 anni
- cartoni animati
- giochi
- video
- canzoni
- libri
Il risultato forse non sarà un bilinguismo perfetto ma semmai una conoscenza fonetica e una familiarità con la lingua che costituirà una buona base per lo studio della lingua.
In quale lingua parlare ai propri figli?
I linguisti tradizionalmente sono concordi nell’affermare che un genitore deve parlare la lingua madre (o le proprie lingue madri) ai figli.
Tra i libri che possono supportare i genitori su come crescere i figli bilingui vi suggeriamo:
- Raising a Bilingual Child, della linguista Barbara Zurer Pearson
-
Come favorire il bilinguismo dei bambini di Elisabeth Deshays (Edizioni Red)
Al loro interno mamma e papà possono trovare consigli e attività per intraprendere un percorso di insegnamento dell’inglese in famiglia in maniera naturale e giocosa. Quello che non va mai dimenticato è infatti che l’apprendimento non deve essere vissuto come un esercizio o una attività scolastica pedante e noiosa. L’inglese deve entrare nella routine del quotidiano.
La “Scatola della lingua”
Dal libro della Zurer Pearson prendiamo l’idea della “Scatola della lingua“.
Si tratta di una attività particolarmente valida ad introdurre l’inglese in famiglia. Si preparara una grande scatola con dentro una serie di oggetti, connessi alla lingua inglese ma anche alla cultura inglese. A questo proposito è bene fare una scelta, a seconda di dove si è imparato l’inglese, perché essa si riverbera sul vocabolario e sulla cultura.
Si può cominciare con oggetti che ritraggono i colori, la frutta, le verdure, gli animali, i numeri…..e così via.
La regola principale della “Scatola della lingua” è che, quando la scatola di apre, si entra in una dimensione diversa e papà/mamma parlano solo in inglese.
Con quei giochi si gioca solo in inglese. Quando ci si stanca si rimette tutto dentro, si chiude la scatola e papà/mamma torna a parlare italiano.
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