Insegnare inglese ai bambini in età prescolare rappresenta un grande vantaggio.
Ne sono pienamente consapevoli le due mamme che abbiamo intervistato in questi giorni.
Entrambe hanno iscritto le loro bambine alla scuola d’inglese, attiva nel centro Primomodo di Bergamo che promuove ed utilizza il metodo Helen Doron.
Validità del metodo
L’elemento che unisce il racconto delle esperienze è il fatto che l’apprendimento sia avvenuto in un contesto in cui i genitori non sono bilingue e che questo non abbia costituito un limite, anzi.
“Mia figlia frequenta il centro Primomodo da quando aveva 2 anni, oggi ne ha 8.
La premessa che voglio sottolineare è che io non parlo inglese, a scuola ho studiato francese. Mio marito qualcosina ma oggi quando ascoltiamo la musica insieme lei mi corregge: “Mamma non si dice così”. Io controllo il testo e ha ragione lei ovviamente”.
“Io non parlo inglese ma mia sorella è una insegnante d’inglese in pensione e dice che la bambina ha una pronuncia oxfordiana.
Mia figlia ha 10 anni, frequenta la Scuola Svizzera ma noi continuiamo a venire qui per il corso settimanale e il Camp estivo.
La mia bimba aveva 3 anni quando l’ho iscritta in questa scuola che non conoscevo, trovata per caso su Internet mentre cercavo una ludoteca.
La prova del nove è stata quando l’ho accompagnata e andandola a prendere non se ne voleva andare.
Sono una mamma molto esigente della Primomodo mi fido ciecamente perché in questa struttura la mia bambina si è sentita subito accolta e a casa”.
Apprendimento naturale grazie al gioco
Come abbiamo avuto già modo di sottolineare uno degli elementi centrali di questo metodo è affidarsi al gioco e al divertimento.
“La mia bambina ha cominciato a frequentare questa scuola quando aveva 2 anni.
I primi giorni l’ho accompagnata io. In quell’ora lei si divertiva. Questo approccio giocoso è rimasto in tutti questi anni.
Non ho mai sentito mia figlia lamentarsi perché la lezione è pesante. Non deve imparare ad ogni costo, non c’è giudizio.
Ma allo stesso tempo il riscontro a scuola è ottimo. La maestra di inglese della sua scuola primaria dal primo giorno mi ha detto “Si vede che lo ha già fatto”.
E quando arrivano i suoi cugini dall’Inghilterra lei ci parla”.
Un metodo straordinario
Il metodo cresce insieme ai bambini, li accompagna nelle fasi evolutive.
“Siamo passati dalle canzoni ai cartoni animati e ai primi libri in lingua inglese.
Tutto questo senza difficoltà per la nostra bambina. Per lei è tutto così semplice e naturale”.
“Sono soddisfatta perché mia figlia impara senza difficoltà e con grande piacere. Noi viaggiamo molto.
Prima della quarantena abbiamo fatto un viaggio a Londra, in albergo non funzionava la televisione. Lei ha chiamato la reception e ha risolto il problema”.
Il digitale è una risorsa
Il valore del metodo è accompagnato e valorizzato dagli insegnanti del Primomodo.
Le testimonianze delle mamme raccontano che per le proprie figlie anche durante la quarantena, l’ora di inglese era un appuntamento imprescindibile e che le entusiasmava nonostante si svolgesse in remoto e attraverso un pc.
“La lezione a distanza è riuscita a mantenere quel bisogno di relazione ed empatia di cui aveva bisogno mia figlia.
Sicuramente ha sofferto del distacco dal suo gruppo e dalla sua insegnante ma era sempre molto contenta di fare lezione.
Nella sua cameretta si ricreava per quell’ora settimanale il momento di cui aveva bisogno per vedere i suoi amici e la sua amata insegnante”.
Il valore del buon maestro
“La scuola svizzera ha dei ritmi molto serrati. Mia figlia nonostante l’impegno scolastico non ha mai voluto saltare un collegamento a distanza.
Per lei questa ora di inglese una volta alla settimana è stata imprescindibile anche durante la quarantena. E vi dirò di più.
Quest’anno come di consueto abbiamo compilato un questionario di valutazione del centro e ci hanno chiesto dei feedback sull’esperienza in remoto.
Per me è stata molto positiva. Mia figlia era contenta, serena, entusiasta. Quindi sarei disposta non tutte le lezioni ma magari una al mese a ripeterla ancora a distanza.
Perché no se questa formula funziona? Meno trasbordi in macchina e stress per tutti noi.
Mia figlia frequenta anche un corso di danza, ebbene quello a distanza dopo un paio di lezioni mi ha chiesto di non frequentarlo più.
Non è il digitale il problema è chi e come ti vengono proposti i contenuti. Ballare apparentemente dovrebbe essere più divertente di studiare l’inglese…”.
Ed oggi entrambe si fanno ambasciatrici della scuola Primomodo, dei suoi insegnanti e del metodo Helen Doron perché il sorriso delle proprie bambine, la loro soddisfazione e il riscontro nella pratica dell’inglese rendono questa esperienza straordinaria e da diffondere.
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