Rudolph, la nona renna: una favola magica

C’era una volta una renna dal naso rosso. Rosso e luccicante proprio come una lampadina. Le altre otto renne, Dasher, Dancer, Prancer ,Vixen, Comet, Cupid, Donner e Blitzen, assistenti ufficiali di Babbo Natale e per questo incaricate di trainare la sua prestigiosa slitta, prendevano in giro la povera renna perchè diversa da tutte loro.

Finché, alla notte della Vigilia di Natale, una nebbia fitta convinse il buon Babbo Natale non solo a far unire la renna dal naso rosso al gruppo, ma la mise addirittura davanti a tutte le altre, perché con il suo naso fosforescente illuminasse il loro tragitto attraverso la foschia. E così Rudolph, la nona renna, salvò il Natale guidando la slitta di Babbo Natale e permettendo ad ogni bimbo di ricevere il proprio dono.

Lo ammetto, sono letteralmente pazza di questa favola. Un po’ perché mi piacciono le storie alla “brutto anattroccolo” con l’happy ending che ti strappa la lacrimuccia. E un po’ perché, in generale, mi sembra che Natale sia il momento migliore per lanciare il messaggio “diverso non vuol dire sbagliato” (tipo sei piccolo e brutto e nessuno ti vuole, ma non disperare perché arriverà il tuo momento).

Infine, per chi come me vive in una città spesso avvolta dalla nebbia, la renna Rudolph è diventata un po’ una sorta di supereroe che veglia sul nostro Natale. Tutto a posto da queste parti: regali arrivati a destinazione e con un tempismo perfetto. E lì da voi?

You know Dasher and Dancer
and Prancer and Vixen,
Comet and Cupid
and Donner and Blitzen.
but do you recall
the most famous reindeer of all?

Rudolph the red-nosed reindeer
had a very shiny nose
and if you ever saw him
you would even say it glows.

All of the other reindeer
used to laugh and call him names
they never let poor Rudolph
join in any reindeer games.

Then one foggy Christmas Eve
Santa came to say:
“Rudolph with your nose so bright,
won’t you guide my sleigh tonight?”

Then all the reindeer loved him
as they shouted out with glee
Rudolph the red-nosed reindeer
you’ll go down in history.

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