Leggo di uno studio condotto da Daniela Perani dell’Università Vita-Salute San Raffaele che ha scoperto che i neonati sin dai primi giorni di vita sono in grado di apprendere le regole e le dinamiche del linguaggio.
La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica PNAS, è stata condotta su 15 neonati sani provenienti da un contesto familiare monolingue. E ha scoperto, grazie all’impiego di tecniche di neuroimaging, che il linguaggio è una sorta di competenza innata che si sviluppa anche a seguito degli stimoli che il cervello riceve.
Lo studio ha misurato l’attivazione cerebrale dei bambini a 1-3 giorni dalla nascita mentre veniva loro raccontata una favola in tre diverse condizioni: il discorso normale, con l’intonazione espressiva con cui abitualmente ci si rivolge ai bambini, il discorso ”a labbra chiuse” in cui veniva rimossa l’informazione fonologica delle singole parole, lasciando intatta la prosodia; un discorso ”appiattito” in cui veniva distrutta la prosodia.
I risultati dello studio hanno mostrato che le stesse aree che si attivano fortemente nell’emisfero sinistro con il discorso normale sono meno attive con il discorso a labbra chiuse e non si attivano del tutto nel discorso ”appiattito”. Ciò suggerisce, tra l’altro, che anche nei neonati di pochi giorni il substrato neurale legato al linguaggio è del tutto attivo in entrambi gli emisferi.
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