In una città di provincia la mentalità è un po’ ristretta e, quando ho deciso di provare a portare mio figlio di 4 anni a vedere la scuola, ne ho sentite di tutti i colori: “… A scuola di inglese, cos’é, una novità?!? Ti sei fatta influenzare dalle solite amiche?!?” (i nonni).
Così abbiamo provato. Le “solite amiche”, dopo la lezione di prova, erano molto scettiche. I bambini, invece, entusiasti!
Mio figlio è rimasto subito colpito dalla bellezza dello zainetto tutto colorato: “Guarda mamma che belli i libretti con gli attacca-stacca e le pagine da colorare , i dischi con le canzoncine!!”
Ho pensato: “Mi piace!”, l’ ambiente è molto accattivante per un bambino, è come un asilo, tutto colorato, si impara giocando; ma il mio bimbo è un po’ discolo e, quando si trova con gli altri maschi, spesso si distrae e può disturbare la lezione.
Avevo fatto i conti senza le maestre. La disciplina, prima di tutto: ” Hei tu, vuoi giocare con noi sì o no? se no, ti metti infondo e ci guardi!”. Bravissime, preparate, mi informo e leggo che hanno fatto corsi molto seri di didattica e pedagogia quindi sanno perfettamente trattare con i bimbi piu’ piccoli o piu’ discoli come il mio.
Le mie famose amiche hanno rinunciato a portare i loro bimbi alla Helen Doron perché sono ” troppo piccoli per un simile impegno!” , ma il punto é che alla scuola Helen Doron piu’ piccolo sei, meglio imparerai!
Per informazioni visita la pagina dedicata al Learning Center di Vercelli, oppure scrivi a vercelli@helendoron.com!
guarda anche a me a volte mi guardano con aria di sufficienza quando dico che mio figlio studia inglese però le amiche che hanno provato sono rimaste tutte entusiaste e hanno ocntinuato con il corso non per niente l’insegnante di first mi adora 😉 ma se io sono convionta di una cosa non ce nè per nessuno 😀