Ricordo che una mattina di un anno fa, di ritorno dal quotidiano accompagnamento a scuola di mia figlia, notai un cartellone pubblicitario che recitava così: “Helen Doron: inglese per bambini dai 3 mesi ai 12 anni..”. Ricordo che pensai: “Dai 3 mesi?! Per scrivere questa cosa a caratteri cubitali sul cartellone vuol dire che, se non si tratta di un richiamo delle allodole, avranno trovato un metodo particolare adatto prorpio a quella fascia di età…chissà!”.
Arrivata nel laboratorio d’arte dove lavoro, l’argomento del quale le mie colleghe già stavano discutendo era prorpio questo: ” Non sanno proprio più cosa inventarsi: l’inglese per bambini!!” Nonostante lo scetticismo generale, dopo qualche giorno mi ritrovai nella sede della Helen Doron di Napoli, la mia città, per saperne di più. Da quel giorno è trascorso un anno: oggi mia figlia è una piccola ” Helendoriana” con tanto di diploma, ed ha cominciato ad arricchire il suo “vocabolario d’inglese” che altrimenti con le scarse nozioni che riceve dalla scuola pubblica sarebbe ancora a zero!!
In più sono convinta che le cose che ha imparato non le dimenticherà più: anche io ho avuto la fortuna di cominciare a studiare inglese a quattro anni in una scuola privata e le basi che ho ricevuto si sono rivelate utili per gli anni di studio successivi. E’ noto che il cervello del bambino è una come una spugna. Se poi studiare=giocare, allora il gioco è fatto: ecco che il bambino si affezionerà alla materia e porterà con sè questo sentimento per sempre.
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