Un recente studio britannico ha dimostrato come per ogni anno di assenza dal lavoro per maternità, lo stipendio di una madre si riduce del 5%. Cosa potrebbe fare un’azienda per supportare le lavoratrici che vogliono conciliare lavoro e famiglia senza perdere l’opportunità di crescita professionale?
Realizzare un asilo nido aziendale: il sogno di tutti i genitori!
Il nido aziendale risponde alle esigenze dei dipendenti, ma non solo, in quanto è anche una risposta concreta di apertura alle necessità del contesto sociale in cui l’impresa opera.
In provincia di Verona ci ha pensato Eurospin, aprendo tre anni fa un nido in cui da quest’anno i bimbi vengono coccolati anche in inglese.
La novità della lingua inglese proposta come attività assieme a musica, psicomotricità, laboratori creativi, grafica e pittura, manipolazione e tanto gioco, sta riscuotendo interesse da parte dei genitori, delle aziende del posto e dell’amministrazione comunale, che ha per convenzione una decina di posti riservati per i residenti.
Il nido è gestito da Happy Child, una rete di asili nido e servizi per infanzia con più di 50 strutture in Italia, con personale qualificato, a cui vengono chiesti periodici corsi di aggiornamento. “Anche con l’inglese si mette in atto la caratteristica del progetto educativo proposto da Happy Child, che è l‘educazione tempestiva“, spiega la coordinatrice del nido. “Parlando ai bambini, vengono alternati italiano e inglese, non attraverso lezioni ovviamente, ma raccontando storie quando li si mette a riposare o mentre li si cambia, cantando loro delle nenie”. C’è così un apprendimento naturale come avviene nelle famiglie con genitori bilingue, senza che ci sia un particolare impegno del bambino più grandicello per parlare l’uno o l’altro idioma, o quanto meno per arrivare ad avere un patrimonio linguistico che sarà familiare nel momento in cui a scuola affronterà la lingua straniera come materia.
Con il trasferimento della sede a Campalto e l’ampliamento dell’organico, Eurospin ha previsto l’asilo nido come servizio in più per le famiglie dei propri collaboratori, ma ha dato anche nel contempo una risposta al contesto industriale in cui l’azienda è inserita e ai quartieri di Mambrotta e Case Nuove. Il nido Happy Child ha una capienza di 40 bambini, in locali modernamente attrezzati secondo le più rigide norme di sicurezza; gode di un ampio giardino, ha cucina interna con personalizzazione dei menù secondo le fasce d’età: lattanti, divezzi, diete speciali e svezzamento. Accoglie i figli delle dipendenti, i bambini in lista d’attesa nel Comune, privati, e in convenzione figli di dipendenti di aziende limitrofe. Le educatrici che lavorano in questo nido sono 4 e coprono un orario molto ampio, dalle 7.30 alle 18.15.
Mia figlia ha frequentato un nido con questa impostazione, e devo dire che (per la sua età ) conosce un sacco di parole. Non solo, l’inglese per lei è quasi “naturale” (a differenza dell’approccio con altre lingue, che invece le crea un po’ di ansia!) e le piace anche molto, per cui imparare nuovi vocaboli o nuove espressioni rimane per lei sempre un gioco!