Per anni, quelli dell’università, sono stata innamorata di Keith Haring, ho letto e visto molto su di lui, ho comprato libri, gadget, ho spedito cartoline, ho fantasticato su quelle immagini di famiglia poco romantiche ma tanto realistiche.
Per alcuni un sedicente artista, per altri un pagliaccio, per altri ancora un essere geniale.
Sicuramente uno degli artisti che con i suoi tratti asciutti ha fortemente influenzato l’arte e la grafica moderna.
Un comunicatore, che parlava con e per la gente, senza il timore di manifestare pensieri e attualizzazioni ben lontane dalle logiche commerciali.
Non era raro, infatti, vederlo dipingere per strada, mentre le sue opere valevano migliaia di dollari.
Insieme a Andy Warhol e Jean Michel Basquiat è il simbolo di un decennio, insomma, gli amati e odiati anni Ottanta.
Haring vuole ricontattare una fase arcaica del linguaggio dove il segno grafico si fonde con quello verbale, una specie di successione di ideogrammi.
Sono disegni, i suoi, facilmente decodificabili anche dai bambini. Provate a mostrare a vostro figlio il famoso Radiant Baby e osservate la reazione.
“Un giorno mi piacerebbe fare un libro fotografico con immagini di me insieme a bambini di tutto il mondo… I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato. I bambini subiscono una fascinazione per la loro esperienza quotidiana che è molto speciale e che sarebbe di grande aiuto agli adulti se potessero imparare a capirla e a rispettarla. Adesso ho 28 anni esternamente e quasi 12 internamente. Voglio restare sempre un dodicenne, dentro.” (Diari, Piccola Biblioteca degli Oscar Mondadori – Traduzione di Giovanna Amadasi, Giuliana Picco).
Ma non sono io certo la persona più adatta a parlarvi di arte, vi basterà scorrere qualche sito per farvi un’idea più o meno puntuale ma sufficientemente esaustiva.
Vorrei piuttosto segnalarvi un sito che la Fondazione Keith Haring (che si occupa da più di 20 anni di infanzia e AIDS) ha dedicato ai bambini e che io amo molto.
Progetti didattici anche per i più piccoli, giochi in flash, schede da colorare, storie. Un sito navigabile per età o per categoria. Un modo intelligente per avvicinare i nostri figli, anche i più piccoli, all’arte.
Da non perdere.
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