Raccolgo questa notizia tramite il LC Helen Doron di Monza su Facebook (avete visto la nostra Fan Page su Facebook?!?): è partita in Gran Bretagna un’interessante ricerca sul bilinguismo. Scopo della ricerca, verificare gli effetti positivi del bilinguismo sul cervello.
La docente che guida il team di ricerca, Virginia Gathercole, ha affermato alla BBC che il essere bilingui non solo comporta l’evidente vantaggio di conversare in due lingue e partecipare a due culture differenti, ma sembra possedere anche parecchi vantaggi nascosti e forse ancora più importanti.
In primo luogo, pare che le persone bilingui siano più abituate ad analizzare e a considerare la complessità dei compiti che vengono loro assegnati, con una particolare attenzione agli aspetti che determinano una buona performance nell’assolvere il compito.
Avendo già assimilato due linguaggi diversi, imparano le altre lingue con maggiore facilità: in effetti, le persone bilingui parlano correntemente, da adulti, in media tre o quattro lingue.
I ricercatori della Bangor University, però, focalizzeranno le loro ricerche su un altro aspetto neurologico estremamente importante: parlare e pensare in due lingue pare essere un ottimo strumento per proteggere le cellule del cervello dall’invecchiamento. “Sappiamo che i processi cerebrali che presiedono alla creazione del linguaggio sono tra le attività più complesse del nostro cervello”, ha dichiarato Virginia Gathercole, “e dunque portare avanti due sistemi linguistici paralleli comporta una serie numerosa di benefici, per il cervello”. Il costante allenamento al quale sono sottoposte le cellule cerebrali delle persone bilingue sembra dunque essere un toccasana: il cervello, quando si è anziani, soffre meno dei disturbi legati alla perdita di memoria e agli altri processi si invecchiamento cerebrale.
La ricerca è condotta dal Centro di Ricerche sul Bilinguismo dell’Università di Bangor, nel Galles, una zona sostanzialmente bilingue dove il gallese (di origine celtica) è considerata una vera e propria lingua al pari dell’inglese. La ricerca coinvolgerà 700 persone tra i 2 e gli 80 anni che saranno sottoposte a numerosi test e giochi. Verranno analizzate le differenze tra le persone bilingui (gallese-inglese) e quelle che invece parlano una sola lingua (gallese o inglese).
Foto: Talented Apps
Ciao Elisabetta,
non credo che sia un caso! Probabilmente avrà iniziato a parlare più tardi rispetto agli altri bimbi, ma crescere bilingue sviluppa moltissime capacità , e molte ricerche lo dimostrano
Non so se sia un caso ma mia figlia bilingue totale (padre francese madre italiana) è brillantissima a scuola e ha effettivamente facilità nell’apprendimento delle altre lingue…
[…] Ancora oggi, di fatto, il Galles è l’unica nazione della Gran Bretagna ad avere una propria lingua, il Cymraeg o cimrico, comunemente indicato come Welsh, gallese (anche se ho scoperto che […]
[…] ma anche per familiarizzare con l’inglese sin da bambini. In questo modo si potrà trasformare la seconda lingua in un bagaglio davvero utile per il futuro. Share and […]
[…] loro delle nenie”. C’è così un apprendimento naturale come avviene nelle famiglie con genitori bilingue, senza che ci sia un particolare impegno del bambino più grandicello per parlare l’uno o […]