Nelle intenzioni di questo post c’era principalmente quella di fare un piccolo compendio del vocabolario anglosassone di un nano di venti mesi dopo un paio di mesi di corso di inglese Baby Best Start. Ho scritto due parole e poi …sindrome da foglio bianco.
Che sciocca, è chiaramente assurdo pensare il nano possa aver appreso qualche vocabolo inglese a venti mesi dopo solo qualche lezione in inglese con il metodo Helen Doron.
Devo quindi ridimensionarmi e, considerato che in realtà continua a spiccicare giusto una decina di parole in stentato italiano, considerare un successo il fatto che:
se dico blink you eyes, lui strizza gli occhietti con faccia sorniona;
se gli dico touch you nose, lui si tocca il naso e poi acchiappa il mio;
se gli mostro un arcobaleno e gli dico rainbow, lui dice Bou;
quando ascoltiamo la canzoncina di Helen Doron The drum song lui sa che è il momento del martello libero e se la spassa allegramente a picchiare martelletti o pseudo-tali in ogni dove a suon di musica;
quando sente il verso di una mucca, prima ripeteva solo mmmmmm e oggi invece azzarda cau;
ascolta piacevolmente il cd-rom (ormai siamo al 2) di Helen Doron ogni mattina mentre si prepara per andare a cola e ci sono certe canzoni che lo fanno proprio impazzire: si cimenta in spericolati girotondi inframmezzati da passetti di danza “in puro stile pinguino” e ride di gusto.
Per ora mi sembra tutto. Il mio malcelato orgoglio di madre ringrazia per questi progressi.
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