Vi è un sostanziale accordo tra esperti di diverse discipline in merito all’età in cui i bambini dovrebbero imparare una seconda lingua. E’ molto semplice: prima cominciano e più se ne impadroniscono, sia in termini di pronuncia che di competenze verbali specifiche.
Se si comincia a sperimentare la lingua prima dei cinque anni, ci si avvicina maggiormente al livello di un qualsiasi madrelingua, imparando a parlare ed a riconoscere suoni e significati come se questi facessero parte del proprio bagaglio culturale. Esistono numerose ricerche linguistiche in grado di sostenere questo assunto, insieme ai vantaggi per lo studente:
– lo sviluppo di abilità cognitive di livello superiore;
– migliori prestazioni scolastiche;
– approfondimento di culture ed etnie diverse;
– un futuro con più opportunità lavorative in un mercato sempre più competitivo.
Inoltre, sottoponendo a test cognitivi bambini che avevano studiato una lingua straniera per diversi anni, cominciando in età prescolare, si è assistito alla manifestazione di competenze verbali superiori rispetto a gruppi di coetanei che si erano dedicati contemporaneamente ad altre discipline. Se ne è dedotto che l’apprendimento di una lingua stranierà nell’infanzia aiuta anche a parlare meglio la propria.
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